La barba come sappiamo conferisce all’uomo un aspetto ordinato ma anche accattivante e sexy. Ma, come sappiamo, da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Infatti la barba richiede tante attenzioni perché, altrimenti, l’inconveniente è dietro l’angolo.
E parlando di inconveniente in questo nuovo articolo voglio parlarvi del prurito alla burba, un disturbo che per un motivo o per un altro prima o poi capita a tutti. Anche a chi se la taglia tutti i giorni.
Fortunatamente i rimedi sono tanti, ma prima bisogna individuare la causa scatenante.
Ecco quale potrebbe essere.
Tutte le cause del prurito alla barba
Barba che cresce
Come spiegato nel nostro articolo su come far crescere la barba, dopo averla rasata completamente bisogna lasciarla andare per settimane.
Il problema è che la punta del pelo, quando si passa il rasoio (soprattutto contropelo), diventa “tagliente”. Durante la fase di crescita questa tende a grattare sul follicolo pilifero, e il risultato è proprio il prurito alla barba.
Peli incarniti
Perché la barba prude? Spesso e volentieri è colpa dei peli incarniti, ovvero peli che non riescono a fuoriuscire dal follicolo o che, addirittura, escono e rientrano nell’epidermide.
Sono molto frequenti in chi ha peli della barba sottili e ricci, chi rade troppo in profondità o chi non si prende mai cura della pelle sottostante.
Non sono da prendere alla leggere perché, dal semplice prurito, si può arrivare ad infezioni anche piuttosto dolorose.
Forfora

Sappiamo tutti di cosa si tratta, problema molto comune ma che allo stesso tempo può essere causato da diversi fattori:
- Pelle secca.
- Pelle grassa: causata dalla dermatite seborroica.
- Dermatite allergica da contatto: causata dall’esposizione con particolari ingredienti contenuti in cosmetici e profumi.
Follicolite
Si tratta di un’infiammazione del follicolo pilifero causata da batteri, funghi, virus ma anche peli incarniti. Si presenta sotto forma di foruncoli e/o pustole purulenti.
Il sintomo più comune è la barba che prude, ma anche arrossamento della pelle e dolore vero e proprio.
Tigna della barba
La tinea barbae è un’infezione causata da funghi parassiti del genere Trichophyton, i quali interessano peli, capelli e unghie, ma anche tutto lo strato corneo dell’epidermite.
La tigna della barba si trasmette tramite il contatto con persone, cani, gatti, conigli, bovini, topi e oggetti contaminati.
E’ la causa di macchie rosse sulla pelle, prurito ma anche lesioni simili a quelle della follicolite o croste.
Rimedi per la barba che prude
Radete correttamente la barba

Come abbiamo visto la rasatura può causare di per sé prurito ma anche essere la causa scatenante di peli incarniti e follicolite, i quali a loro volta riconducono alla barba che prude.
Come risolvere? Evitando la rasatura profonda.
Per alcuni è un’ossessione, ma il BBS (pelle liscia come quella di un neonato) non è per tutti.
C’è chi, come me, è predisposto al prurito e alla formazione dei peli incarniti, e in questi casi l’unica soluzione è evitare 2 cose: tendere la pelle e il contropelo.
Se invece non siete per la rasatura manuale a tutti i costi, vi consiglio di passare al rasoio elettrico. Io mi ci trovo benissimo: senza l’uso di creme, cremine e cremette il risultato è assicurato e indolore.
Se non sapete quale rasoio elettrico acquistare potete consultare la nostra classifica dei migliori rasoi elettrici, oppure fidarvi ciecamente e acquistare uno di questi 2:
Lavate correttamente la barba

Lavare la barba è molto importante per rimuovere le impurità, i prodotti e gli oli natura accumulatosi durante la giornata sulla pelle.
Attenzione però a non esagerare, perché i prodotti impiegati tendono a seccare la pelle.
Ogni quanto farlo? Questo dipende essenzialmente dal tipo di pelle:
- Pelle grassa: si può lavare anche tutti i giorni, a patto di utilizzare uno shampoo per uso frequente.
- Pelle secca: meno lo si fa, meglio è. In genere si consiglia di non andare oltre i 2 lavaggi a settimana.
- Pelle normale/mista: ogni 2 o 3 giorni è più che sufficiente.
Queste linee guida possono essere stravolte anche in base al tipo di mansione che si svolge.
Chi ad esempio lavora in ambienti polverosi (cantieri/falegnameria) ha il dovere di lavarla praticamente tutti i giorni, anche se con pelle secca, con un detergente per barba adibito all’uso giornaliero.
Evitate però gli shampoo per i capelli perché troppo aggressivi, e attenzione agli ingredienti: non devono contenere parabeni e siliconi.
Abbiamo scritto una guida all’acquisto del miglior shampoo da barba, ma se vi fidate vi lascio direttamente le 2 nostre scelte:
Idratate la barba frequentemente
L’olio da barba è un prodotto che non dovrebbe mai mancare nella proprie routine di bellezza quotidiana, sia se si porta la barba lunga che corta.
Questo idrata, ammorbidisce e nutre peli e pelle, la quale come abbiamo visto è soggetta alla formazione di forfora, secchezza e molto altro.
Mi prude la barba? Metto l’olio, giusto un paio di gocce ed ecco che mi passa.
In commercio ce n’è per tutti i gusti. In redazione abbiamo creato la nostra personale selezione dei migliori oli da barba sul mercato, ma questo qui è quello che ci mette tutti d’accordo.
Prendetevi cura della pelle sottostante

Esfoliare il viso almeno una volta alla settimana è molto importante per rimuovere pelle morta, sebo e impurità che potrebbero essere la causa di peli incarniti e infezioni.
Anche in questo caso abbiamo una classifica sui migliori scrub viso, ma per tagliare la testa al toro vi consigliamo questo prodotto specifico della Kaishi.
Si tratta di uno scrub nutriente, per tutti i tipi di pelle e arricchito con olio di riso, burro di karité, olio di jojoba e mandorle dolci.
Rivolgetevi ad un medico
Come vi ho spiegato nei primi paragrafi di questo articolo spesso il prurito alla barba è solo il sintomo minore di una situazione più grave, la quale potrebbe richiedere l’intervento del vostro medico di famiglia o di un dermatologo.
Mi riferisco alla follicolite, alla dermatite seborroica, alla tigna della barba ma anche ad un semplice pelo incarnito, che potrebbe causare infezioni anche molto gravi.
Bonus: Mangiate bene
Non sarà la soluzione più immediata, ma come abbiamo visto nell’articolo su come curare la barba delle buone abitudini alimentari e “di vita” vi faranno bene sotto ogni punto di vista, anche per quel che concerne la salute dei peli del viso.
Quindi diciamo si alle vitamine, soprattutto quelle del gruppo B (biotina e inositolo) le quali svolgono un ruolo primario per la salute dei follicoli piliferi e la produzione di cheratina.
Molto importanti anche quelle del gruppo A e D che, rispettivamente, favoriscono la produzione di sebo e stimolano la formazione di nuovi follicoli piliferi.
Purtroppo la dieta non è più sufficiente al raggiungimento del fabbisogno giornaliero di vitamine, quindi si all’integrazione… ma di qualità (vi consiglio la marca americana Solgar).